domenica 12 aprile 2015

Puglia: sismicità, terremoti, tsunami

La Puglia, pur non essendo tra le regioni italiane considerate in assoluto a maggior rischio sismico, è stata interessata nel passato da eventi catastrofici di elevato livello, con distruzione di intere cittadine e numerose vittime. Ciò è imputabile sia alla sua vicinanza con zone sismogenetiche importanti (l'Appennino) sia alla presenza nel suo territorio di sorgenti in grado di scatenare attività sismica oltre la soglia del danno. Nessuna area del suo territorio può considerarsi a riparo da un evento sismico, almeno secondo quanto racconta la storia. Se infatti la sismicità del promontorio del Gargano è ben nota e documentata, con il verificarsi addirittura pure di tsunami che hanno inondato vaste aree costiere (1627 e 1646), anche il Salento, nonostante oggi venga considerato praticamente asismico dalla classificazione vigente, ha subìto grande devastazione a seguito di un terremoto. Accadde nel 1743 quando si sviluppò un fenomeno che rappresenta il paradigma di come agiscano i cosiddetti "effetti di sito" e di come territori teoricamente al sicuro possano essere soggetti invece alle azioni delle onde sismiche propagatesi da una sorgente lontana anche diverse decine di chilometri. Se risulta ancora impossibile prevedere i tempi di ritorno di tali eventi, è comunque verificabile l'aumento della vulnerabilità di questi territori causa un'intensa urbanizzazione, spesso indiscriminata e talora abusiva, che certamente non rappresenta il metodo migliore per la salvaguardia dalle catastrofi naturali.

di: Giampiero Petrucci (1)

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1) Ricercatore del GeoResearch Center Italy – GeoBlog (sito internet: www.georcit.blogspot.com; mail: dottgipe@gmail.com).
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GeoResearch Center Italy - GeoBlog, 6 (2015), ISSN: 2240-7847.