martedì 12 maggio 2015

Relazione spazio-temporale e sismotettonica degli eventi sismici nel periodo 2012-2013 nell'area Tosco-Emiliana (Appennino settentrionale)

Paolo Balocchi(1), Tommaso Santagata(2), Marta Lazzaroni(3)




Riassunto: L’area Tosco-Emiliana, geograficamente è rappresentata dai bacini tirrenici della Lunigiana e Garfagnana e dalla bassa pianura Emiliana sul versante adriatico. Dal 2012 è stata sede di diversi eventi sismici di notevole importanza, tra cui i principali di Ml 4,9 e 5,4 rispettivamente del 25 e 27 Gennaio 2012 a Reggio Emilia e Parma, quelli della bassa pianura modenese del 20 e 29 Maggio e infine i terremoti della Garfagnana e Lunigiana di Ml 4,8 e 5,2 avvenuti il 25 Gennaio e 21 Giugno 2013. Questa zona, storicamente nota per la sua attività sismica, mostra diverse caratteristiche soprattutto dal punto di vista tettonico: le strutture che si trovano nelle parti più esterne della catena appenninica (versante adriatico), aventi regimi di tipo compressivo, sono separate dalle strutture legate ad una tettonica di tipo distensiva che si trovano nel retropaese (versante tirrenico). In mezzo troviamo la parte centrale dell'Appennino Tosco-Emiliano, che mostra invece un'evoluzione più lenta rispetto alle aree periferiche. Con questo lavoro vengono descritte le analisi delle sequenze sismiche degli eventi che si sono verificati nel periodo considerato, in relazione alle strutture tettoniche di importanza regionale, e l'ipotesi di una loro evoluzione spazio-temporale nel periodo 2012-2013. Da questa relazione è stato possibile  definire l’ipotesi di una cronologia di attivazione delle  strutture tettoniche, nel periodo di tempo considerato, che hanno generato le sequenze sismiche, descrivendone le principali caratteristiche e la loro evoluzione.





1) Geologo, ricercatore del GeoResearch Center Italy – GeoBlog (sito internet: www.georcit.blogspot.com; mail: georcit@gmail.com).
2) Geometra, ricercatore  del GeoResearch Center Italy – GeoBlog.
3) Geologa, collaboratrice del GeoResearch Center Italy – GeoBlog.
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GeoResearch Center Italy - GeoBlog, 8 (2015), ISSN: 2240-7847.

martedì 5 maggio 2015

La grande sequenza sismica del 1638 in Calabria

La Calabria è considerata tra le regioni a più elevata sismicità d'Italia, dove in epoca storica sono accaduti terremoti con elevato potenziale distruttivo. In questa regione, negli ultimi duemila anni, si sarebbero verificati almeno 25 eventi con magnitudo superiore o uguale a 6.0, una stima che solleva importanti questioni relativamente alla pericolosità sismica ed alla sicurezza del territorio. Tra gli eventi catastrofici più importanti si devono annoverare certamente quelli accaduti nel 1638, quando si susseguono quattro importanti scosse sismiche che radono al suolo intere cittadine, provocando danni ingentissimi ed oltre diecimila morti in circa metà della regione. Grazie agli scritti coevi, redatti da alcuni letterati ed ecclesiastici, è stato possibile ricostruire, almeno parzialmente, quanto accaduto all’epoca e le descrizioni, sia degli effetti sull’edificato che al suolo, confermano l’elevata energia liberata dal sisma. Lo studio di sequenze sismiche come questa, tra le più forti registrate in tempi storici nel nostro paese, rappresenta un importante riferimento per la valutazione del rischio sismico associato ai forti terremoti.

di: Giampiero Petrucci(1) e Stefano Carlino(2)



1) Geologo, ricercatore del GeoResearch Center Italy – GeoBlog (sito internet: www.georcit.blogspot.com; mail: dottgipe@gmail.com).
2)  Geofisico dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia e collaboratore del GeoResearch Center Italy – GeoBlog;
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GeoResearch Center Italy - GeoBlog, 7 (2015), ISSN: 2240-7847.